Comune di San Vito Lo Capo

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Località turistico balneare, San Vito lo Capo si trova in una conca sabbiosa ai piedi del Monte Monaco, 536 mt. s.l.m., tra Capo San Vito e la Punta Solanto.
Borgo di pescatori e allevatori, ha conosciuto una recente fortuna turistica legata al mare cristallino, alla bianca spiaggia, tra le più belle dell’Isola ed anche alla sua posizione appartata quasi insulare.
Il territorio che circonda l’abitato è ricco di bellezze naturali di forte rilievo: come la parte più occidentale della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, dalla tipica vegetazione mediterranea ancora intatta.
Nelle vicinanze di San Vito, nel Golfo del Secco, si trova la Tonnara del “Secco”, antico stabilimento ittico conserviero del tonno, la cui presenza è documentata sin dal 1412, in disuso dal 1969. L’area è sempre stata caratterizzata dalle attività correlate alla pesca, accanto alla tonnara vi sono i resti di impianti di lavorazione del pesce risalenti al IV secolo a.C. vasche cetarie, destinate alla lavorazione del pregiato garum, la salsa di pesce di cui i Romani andavano ghiotti
Si trovano anche la frazione di Castelluzzo ed il suggestivo borgo marinaro di Macari con l’antica Tonnara del Cofano.
Il territorio è caratterizzato da torri di avvistamento, le torri Scieri, Mpisu e Isulidda costruite a strapiombo sul mare a difesa delle coste dalle incursioni piratesche avvenute tra il XVII e il XVIII sec.
Tracce di età paleolitica e neolitica si trovano nelle numerose cavità naturali affacciate sul mare, in quel tempo utilizzate come abitazioni.
Nucleo generatore dell’abitato è la Chiesa Madre, nota come Santuario. Ubicata sull’omonima piazza e dedicata a San Vito Martire, patrono del paese, il cui culto religioso e popolare è molto sentito dai fedeli. Eretta nel ‘600 sorge sul luogo di un forte del XVI sec. di cui se ne conserva l’originaria struttura quadrangolare.
L’impianto urbano ebbe la sua espansione nel XVIII sec., con l’edificazione di isolati abitativi attorno al santuario.
L’economia del territorio si basa sulle tradizionali attività agricole, sulla pesca e soprattutto sul turismo.
Tra le varie manifestazioni l’ultima settimana di settembre è dedicata al Cous Cous Fest, rassegna internazionale di cultura enogastronomica: trattasi della degustazione di un piatto tipico a base di semola di grano duro condita con ingredienti ittici e vegetali.
Molto sentita, tra devozione religiosa e folklore popolare, è la festa del Santo Patrono San Vito, che si svolge il 15 giugno.