La via del Sale e dei Mulini

Tra mulini a vento, vasche d’acqua che cambiano colore, mucchietti di sale e centinaia di specie di uccelli tra cui i caratteristici fenicotteri rosa. Un itinerario che parte da Trapani e termina a Marsala, lungo la costa di ponente della Sicilia occidentale. Alla scoperta di mestieri antichi, habitat straordinari, formule sostenibili di convivenza tra l’uomo e la natura e tramonti mozzafiato.

L'itinerario si snoda lungo la strada che da Trapani, passando per Paceco, giunge sino a Marsala. La “salicultura” nasce allo scopo di ricavare il sale dal mare. Una tecnica importata dai fenici e migliorata dagli arabi. Le saline sono infatti una delle risorse storiche dell'economia siciliana.
Le circostanze climatiche favorevoli quali acque basse, temperatura elevata e vento costante favoriscono l'evaporazione dell'acqua e contribuiscono a creare lo scenario suggestivo ed irreale dalle saline. Un panorama tutto da godere, anche al tramonto, quando tutto si tinge di rosso e le vasche si trasformano in specchi regalando contrasti di colore unici al mondo.

Museo del Sale di Nubia
La prima tappa della via del sale, provenendo da Trapani, è certamente il Museo del Sale di Nubia, all’interno delle “Saline Culcasi”. Si tratta di una casa salaria vecchia di 300 anni dove sono illustrate le fasi della lavorazione del sale e conservati alcuni attrezzi utilizzati per l'estrazione e la raccolta: ingranaggi di mulini, pale, ruote dentate, spine, pignoni. I pannelli esplicativi alle pareti e le foto dei salinari al lavoro contribuiscono ad immergere il visitatore nel mondo delle saline e ad avvicinarlo ad un mestiere con i suoi tempi e i suoi riti che si tramandava da padre in figlio.  

La Riserva delle Saline di Trapani e Paceco
La visita della Riserva delle Saline ha inizio al Mulino Maria Stella, un antico mulino oggi trasformato in centro di accoglienza per i visitatori, in cui viene raccontata la tecnica estrattiva tradizionale del sale.
Passeggiando lungo i bordi delle vasche nelle ore che precedono il tramonto, si ha la possibilità di entrare in contatto con una natura sorprendente e suggestiva. L'ambiente salmastro ospita numerose specie erbacee e arbustive come la gustosissima Salicornia, il Fiorancio marittimo, l'Enula e il fungo di Malta. Ma ciò che più affascina è certamente la varietà di uccelli che qui trovano ristoro.
L’area umida accoglie più di 208 specie di uccelli, tra stanziali e migratori, tra cui spiccano le colonie di fenicotteri, aironi bianchi e cenerini, garzette, cavalieri d’Italia, cormorani, anatre selvatiche e gabbiani.

Le Saline della Laguna
Procedendo lungo la strada costiera in direzione Marsala, tra i cumuli di sale da una parte e uliveti e vigneti dall’altra, si raggiunge la Riserva dello Stagnone di Marsala, che ospita le cosiddette “Saline della Laguna”.
Queste Saline, rappresentano un contesto di elevato interesse naturalistico e paesaggistico. Il Mulino, vero gioiello di archeologia industriale, è stato reso ancora più interessante e attraente grazie alla realizzazione di un percorso multimediale e interattivo.
Tra le attività e le esperienze di visita disponibili, oltre al tour guidato tra le saline, anche l’esperienza del “salinaio”, con la possibilità di entrare nelle vasche e partecipare alla raccolta tradizionale del sale. Consigliamo inoltre anche il tour in barca della Laguna dello Stagnone, con la possibilità di sbarcare a Mozia e visitare l’isola e il museo.