In giro per la città tra musei e monumenti

Trapani ha un ricco patrimonio architettonico, costituito da edifici che vanno dal XIV sec. all’epoca Liberty.

Al XIV secolo risalgono le Chiese di Sant’Agostino e di San Domenico con caratteristici rosoni gotico-chiaramontani. La chiesa di Santa Maria del Gesù costruita, assieme al convento, nel XVI secolo dai padri Francescani Osservanti con pianta simile a quella del duomo di Monreale; all’interno, tra le tante opere conservate, la Madonna degli Angeli di Andrea della Robbia. L'edificio della Giudecca, in stile plateresco, con torre rivestita da bugne a punta di diamante, fu costruito dalla famiglia Ciambra nei primi decenni del XVI secolo.

il seicentesco Palazzo Senatorio, fatto edificare da don Giacomo Cavarretta, cavaliere gerosolimitano, su progetto dell’architetto Andrea Palma, nel tempo ha subito diverse modifiche, l'ultima nel 1827 quando sono stati aggiunti i due cassoni con l’orologio ed il datario. Divenuto la Casa del Senato trapanese, Palazzo Cavarretta è oggi sede municipale.

Chiesa del Collegio dei Gesuiti, che giunti a Trapani nel 1581, ottennero nel 1596 il permesso di costruire la chiesa, beneficiando delle donazioni del Senato. La chiesa venne consacrata nel 1705. L’interno è a tre navate, con colonne ed archi a serliana. Le pareti sono decorate con magnifici stucchi realizzati da Bartolomeo Sanseverino, allievo del Serpotta e da marmi mischi. Conserva pregevoli opere tra cui un’icona marmorea, raffigurante l’Immacolata, di Ignazio Marabutti.

Cattedrale di San Lorenzo, preceduta da un nartece di Giovanni Biagio Amico, risale al XIV secolo, venne eretta a parrocchia nel 1421 da Alfonso il Magnanimo. Nel tempo ha subito diverse modifiche. Dal 1748 ha assunto l’aspetto attuale ad opera dell’architetto Amico, con la realizzazione delle cappelle laterali, la cantoria, il coro, la cupola, il campanile ed il prospetto. L’interno a tre navate custodisce, tra l’altro, una Crocefissione, attribuita al pittore fiammingo Van Dyck, un Cristo Morto, in pietra locale, detta “incarnata”, di Giacomo Tartagli

Fuori dal centro storico, il Museo Agostino Pepoli attiguo al Santuario dell’Annunziata, di origini trecentesche con rosone sulla facciata principale e interessanti cappelle dei secoli XIV – XVI. In esso è conservata e venerata la statua di marmo della Madonna di Trapani attribuita a Nino Pisano (metà sec. XIV)

La sede museale è il trecentesco ex convento dei Padri carmelitani, ampiamente rimaneggiato tra il Cinquecento ed il Settecento. Il primo nucleo del museo, nasce dalla collezione privata del conte Pepoli, Ospita un'importante collezione di arti decorative, di sculture, tra cui opere di Gagini, opere in corallo, argenti, sculture per il presepe.