Nella Sicilia occidentale, all’altezza del 37° parallelo, un piccolo borgo medievale, spesso avvolto da una fitta nebbia, abbraccio della dea Venere che qui ha una sua dimora, sovrasta da un monte, un magnifico territorio vocato alla coltivazione dell’uva. Il borgo è Erice posto a 750 mt sul livello del mare e dà il nome al territorio del vino Erice D.O.C.; territorio caratterizzato da un clima mite e temperato, che in una vasta area comprende i comuni di Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, San Vito Lo Capo, Valderice, Trapani, Paceco e Favignana.

Rostro romano con iscrizione - III sec. a.C.
Micidiale arma di attacco, montata a prua dell’imbarcazione, serviva per speronare le navi nemiche.
Bronzo, realizzato con la tecnica della cera persa. Decorazioni laterali costituite da rosette a cinque petali. Sul fendente verticale una iscrizione latina:
C(aius) Sestio(s)P(ubli)f(ilius)
Q(uintus)Salonio(s)Q(uinti)[f(ilius)]
Sex vir{o}en[bol(um)]
probave[re]
Gaio Sestio, figlio di Publio,
Quinto Salonio, figlio di Quinto,
seviri, hanno fatto
il collaudo del rostro
(Museo Regionale Agostino Pepoli)
Auriga di Mothia
Giovane o Giovinetto di Mozia statua in marmo, 450 a.C.- 440 a.C., conservata al Museo Whithaker di Mozia (Marsala), in provincia di Trapani. La statua raffigura una figura maschile panneggiata, forse un auriga di scuola greca: probabile autore fu Eufronio di Samo.

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