La Sicilia può vantare oltre 100 mila ettari coltivati a vigneto che producono annualmente circa 6 milioni di ettolitri di vino. Nell’Isola sono identificabili aree geografiche di produzione molto diverse tra loro; basta considerare la provincia di Trapani da Marsala a Pantelleria passando per l‘agro ercino, i territori dell’Etna, quelli della Sicilia orientale da Vittoria a Siracusa.
Secoli se non millenni di tradizione vinicola alle spalle.

La produzione regionale è la sintesi perfetta tra tradizione millenaria e modernità; accanto ai classici vitigni autoctoni della regione come Grillo, Inzolia, Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Frappato, Zibibbo, Lucido e tanti altri, hanno trovato posto vitigni internazionali come il Syrah, il Petit Verdot, lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon e il Cabert Franc solo per citarne alcuni

Il territorio siciliano è costellato di cantine piccole, grandi, famose o completamente sconosciute ai più. Se ne possono annoverare ben oltre trecento distribuite nei territori delle varie provincie. Un dato approssimativo che dà comunque un’idea di quanto la produzione vitivnicola costituisca uno dei cuori pulsanti dell’economia dell’Isola.

La più ricca è la provincia di Trapani con circa 90 cantine, seguono in ordine decrescente Catania, Palermo, Agrigento, Ragusa, Messina e Siracusa. Nell’interno Caltanissetta.
Tutte, chi più chi meno, negli anni hanno perfezionato tecniche di produzione, investendo molto in comunicazione e contribuendo alla valorizzazione di un territorio fantastico non solo per il suo vino.
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